Approvato il ddl concorrenza: Parity rate abolita
Bed and breakfast Napoli
Il 2 bed and breakfast in Italia
Buongiorno a tutti!
La legge per la concorrenza ed il mercato, approvata in via definitiva dal Senato il 2 agosto 2017 dopo un iter durato quasi due anni (era in discussione da settembre 2015), mette al bando anche in Italia (dopo Germania, Francia ed Austria) le cosiddette clausole di parity rate, che sino ad oggi hanno impedito agli alberghi di pubblicare sul proprio sito internet condizioni più favorevoli rispetto a quelle presenti sui portali di prenotazione.
Secondo Federalberghi, “si tratta di una decisione ispirata dal buon senso, che stabilisce un nuovo e più corretto equilibrio nel rapporto tra le imprese ricettive e le multinazionali dell’intermediazione, completando il percorso che l’Antitrust aveva iniziato, e ristabilendo parità di condizioni tra il sistema turistico italiano e quello di importanti paesi concorrenti”.
“I primi a beneficiare di questa importante novità saranno i consumatori. Non tutti lo sanno ma quando un portale promette il miglior prezzo, in realtà sta dicendo che ha proibito al sito internet dell’albergo di offrire al cliente un prezzo più conveniente.”
Nei giorni scorsi, ACS Marketing Solutions ha intervistato per conto di Federalberghi un campione rappresentativo della popolazione italiana, rilevando che – per l’estate 2017 – il 55,3% degli italiani ha prenotato la propria vacanza rivolgendosi direttamente all’albergo, mediante il sito internet della struttura (24,0%) o contattandola mediante telefono, mail o altro mezzo (31,3%).
Secondo Federalberghi, “la quota di prenotazioni dirette online è destinata a crescere, via via che gli operatori e i consumatori familiarizzeranno con le opportunità offerte dalle nuove regole”.
Federalberghi ricorda infine che “tutti gli attori sono spronati adesso ad effettuare nuovi investimenti e ad una gestione più efficiente. Gli alberghi che desiderano potenziare le vendite dirette non possono fare affidamento solo sulla nuova legge, ma devono investire sulla realizzazione di siti internet più performanti, sulla formazione dei collaboratori, sull’informazione degli ospiti. A loro volta, i portali, non potendo più contare sulla rendita di posizione offerta dalle clausole di parity, dovranno investire sulla qualità del servizio e sulla riduzione delle commissioni.”